I mini frigo elettrici possono essere raffreddati secondo metodi diversi e in base al sistema di raffreddamento utilizzato si hanno consumi più o meno maggiori di corrente. Il primo tipo di raffreddamento che può essere utilizzato all’interno dei frigoriferi elettrici è il raffreddamento classico statico. Si tratta, in pratica, del sistema di raffreddamento tradizionale che è costituito da un circuito refrigerante a serpentina all’interno del quale si trova un gas apposito. Questo circuito è inserito all’interno delle pareti del frigorifero, che sono poi rivestite con una lastra sottile di metallo.
Quando si accende il frigo il circuito inizia a raffreddarsi grazie a un compressore che spinge il gas all’interno della serpentina lungo tutto il circuito. Un termostato inserito all’interno del frigo consente di sapere quando si raggiunge la temperatura desiderata, che è regolabile tramite una manopola. A questo punto il compressore si ferma e si rimette in funzione quando la temperatura si alza di nuovo, ad esempio dopo che è stata aperta la porta del frigo. In genere, nei frigoriferi che si basano su questo sistema di raffreddamento si forma un sottile strato di ghiaccio lungo le pareti.
Quando la temperatura del frigo si alza, l’acqua si scioglie e va a finire in una vaschetta che si trova sopra il compressore attraverso un apposito foro che andrebbe sempre tenuto pulito. Il calore del compressore fa evaporare l’acqua, per cui non è necessario svuotare periodicamente la vaschetta. Questo ciclo si ripete in modo continuo all’interno del frigorifero. Il secondo sistema di raffreddamento che è possibile trovare nei vari modelli di frigorifero anche mini è quello ventilato. Questo sistema è identico a quello statico, nel senso che nel frigo è sempre presente un circuito, ma c’è anche una ventola aggiuntiva che consente di distribuire l’aria fredda all’interno del frigo in modo più uniforme rispetto ai modelli tradizionali.
Il terzo sistema di raffreddamento è detto “no frost”, che in inglese significa letteralmente “senza ghiaccio”. In questo sistema, la temperatura interna del frigorifero viene abbassata grazie a un sistema di canalizzazioni, attraverso le quali viene fatta passare l’aria fredda in modo forzato. Anche se questi tre sistemi di raffreddamento ottengono lo stesso scopo, ossia quello di permettere al frigorifero di raffreddarsi, fra di loro vi sono alcune sostanziali differenze che comportano anche diversi consumi di corrente.
Riguardo al sistema tradizionale, in passato erano utilizzati gas che si sono rivelati altamente inquinanti quando si smaltiva il frigorifero, per cui con il passare del tempo sono stati sostituiti dall’ammoniaca. Inoltre, con il metodo di raffreddamento tradizionale, come si è visto, all’interno del frigorifero si forma del ghiaccio che, con il passare del tempo aumenta di volume, al punto che non si scioglie completamente anche quando la temperatura si abbassa e quindi è necessario sbrinare il frigo. Questo problema non si pone con il sistema no frost, ma alla lunga l’aria usata per raffreddare gli alimenti tende a seccarli. Per questo motivo è sempre bene ricordarsi di usare contenitori con coperchio.